Una persona amica mi ricorda spesso, che la stola obliqua e la dalmatica che indosso durante le Celebrazioni non sono solo paramenti liturgici, ma anche il simbolo del mio ministero che è SERVIRE- ESERCITARE LA CARITA’! La ringrazio per ricordarmelo! Quindi quella stola, io devo portarla virtualmente tutto il giorno. In effetti il mio rischio (e permettetemi, il rischio di ciascuno di noi battezzati e chiamati perciò tutti ad annunciare) è quello di dimenticare che dobbiamo servire con carità e cercare di farlo bene. Oggi la Parola di Dio proclamata non dà adito ad equivoci. Dobbiamo essere SALE E LUCE, e più meno lo siamo tutti. Dobbiamo però stare attenti a non essere troppo salati! Quando il nostro servizio diventa un porsi al di sopra degli altri, quasi a ergerci come esempi da imitare, diventiamo troppo salati. Rileggiamo attentamente la prima lettura…Isaia parla chiaro. Il digiuno che chiede il Signore è diverso da quello che pratichiamo. L’ elenco puntualizza quale deve essere il nostro modo di “servire”. Sarà fruttuoso solo (leggo Isaia) “Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore all’affamato, se sazierai l’afflitto di cuore…” E si,,,sono troppo salato! e una pietanza salata è immangiabile. Non servo come si deve! Sono spesso al contrario di quel che scrive Paolo. Rileggiamo anche la seconda lettura ai Corinti : “….Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.” Ecco qual’ è il mio problema! Salgo sull’ altare credendo di essere arrivato al top e ne scendo portandomi dietro, non la carica dello Spirito di Gesù Cristo il quale ha parlato agli ultimi mettendosi al loro stesso livello, ma la presunzione di sentirmi arrivato e in grado di insegnare! Paolo ci ricorda di predicare ai Fratelli mediante la potenza di Dio: Egli ci ha dimostrato come si ama e si serve. Se riusciremo ad imitarlo, la nostra luce risplenderà davanti agli uomini, i quali vedranno le nostre opere buone e renderanno gloria al Padre che è nei cieli (ho parafrasato la fine del Vangelo odierno). In poche parole NOI DOBBIAMO ANNUNCIARE GESU’ CRISTO E IL SUO VANGELO, NO NOI STESSI E LA NOSTRA VITA! Sentiamoci salati fratelli, ma al punto giusto! Il sale messo nelle pietanze con il giusto dosaggio le rende appetitose. Anche noi col giusto dosaggio di fede e comunione nello Spirito Santo potremo servire e annunciare in modo credibile e appetitoso il Vangelo sempre comunque e dovunque. Penso spesso, a quanto mi disse un Vescovo: Ricorda: “SE NON SERVI….NON SERVI!!!”…….. Buona domenica (FG)
Feb 04