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Cattedrale Civitavecchia

Articoli dell'autore

Seconda domenica di Quaresima:LA TRASFIGURAZIONE

Cosa può farci cambiare? L’ unica cosa è l’ amore! Questa parola che ci stà spesso sulle labbra, regola, o dovrebbe regolare, la nostra vita. In fin dei conti, tutta la nostra esistenza è basata su un continuo rapportaci con gli altri. Condividere la vita con “gli altri” non è semplice perché implica un rispetto delle leggi “sociali” ma anche, e direi soprattutto, di quelle morali. Il giusto equilibrio tra queste due realtà, ci fa più o meno vivere bene con gli altri. E qual che sia il nostro comportamento, non dovremo mai dimenticare che alla fine della strada ci verrà chiesto conto di quanto abbiamo fatto nel bene e nel male. Mi fà pensare a questo la TRASFIGURAZIONE della quale ci parla Matteo nel Vangelo odierno. Anche la vita di Gesù è stata un camminare verso quella Gerusalemme dove sarebbe stato crocifisso. Un percorso fatto assieme a tanti seguaci ai quali cercava di insegnare che il fine della vita, è pensare alla risurrezione finale, alla vita eterna. Durante il cammino Gesù sale su un monte (la tradizione dice sia il Tabor) insieme a soli tre discepoli (che saranno con lui anche nel Getsemani) e lì si trasfigura. Tutti e tre i sinottici, seppur in modo diverso, parlano di vesti splendenti viso brillante, ci sono pure Mose ed Elia..la legge e i Profeti. Sembrava quasi un anticipo di Paradiso e Pietro entusiasta, chiede al Signore di poter rimanere in quel luogo per non interrompere quel momento intimo con Dio, il quale però, fà sentire la sua voce chiamando ancora una volta Gesù suo Figlio prediletto e invitando i discepoli ad  ascoltarlo, perché da lì sarebbero dovuti riscendere e continuare a camminare. Ecco, la quaresima, ci invita ad avere un momento di intimità con Dio, a fermarci un attimo per ricaricarci e ripartire consapevoli che dobbiamo vivere seguendo la chiamata di Dio: ASCOLTARE IL FIGLIO.  Ascoltare la parola di Gesù, è vivere  la nostra vita osservando la legge com’è giusto che sia, ma con spirito di amore e abnegazione verso gli altri, amandoli dando tutto noi stessi, pronti anche a morire per loro. Certo questo ci provocherà sicuramente dolore e sconforto, non sarà semplice, dovremo essere forti seguendo la Legge e i Profeti, uno in particolare che è morto per noi! parlo di Gesù Cristo! Mentre scaliamo il monte della nostra esistenza, soffriamo per il Vangelo, come richiama Paolo nella seconda lettura, perché a questo siamo chiamati. Se lo scaleremo ascoltando Gesù, anche noi subiremo una metamorfosi che ci renderà luminosi, puri, integri e che ci farà riconoscere come figli prediletti nel quale il Padre si compiace. Quando arriveremo a destinazione, al termine del nostro cammino, che bello sarebbe se anche a noi Dio dicesse: ecco un mio figlio nel quale mi sono compiaciuto, perché mi ha ascoltato! Preghiamo , perché riusciamo ad avere un cuore libero e puro che ci consenta di riuscire ad ascoltare sempre la voce del Signore. (FG)

PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA – 26/02/2023

 Chi si inginocchia davanti a Dio, riesce a stare in piedi davanti ad ogni circostanza. Questa bella frase (di C. Amirante) me l’ha inviata un amico prete e mi è talmente piaciuta che ho deciso  di tenerla come traccia per questa Quaresima la quale, al solito, vorrei vivere cercando di osservare il digiuno l’ astinenza e via dicendo. Ma proprio alla luce di quella frase mi chiedo: tutto qui? Mi manca qualcosa? Penso di si: devo imparare ad inginocchiarmi davanti a Dio! Inginocchiarmi….. Una postura semplice magari scomoda che assumo automaticamente durante  la Messa in segno di adorazione anche se dovrebbe essere una  necessità continua per significare il mio abbandono  a Dio, chiedendogli di tendermi la mano, tenermela stretta per farmi rialzare e camminare con Lui col proposito di non sbagliare più. Dovrebbe, dicevo, essere sempre così per tutti, non solo in quaresima, perché  Lui è sempre pronto ad aiutarci ma noi, continuiamo a peccare. Io credo che la mentalità moderna, voglia farci credere che il male non esiste, che è cosa del medioevo. E sono altrettanto convinto che proprio questa mentalità ci abbia abituati a convivere col male tanto che non ci accorgiamo quanto è alterato il nostro  modo di vivere la fede. E’ innegabile che il male la fa da padrone nel mondo diventando consuetudine  imprescindibile. Questa situazione, apparentemente appagante, ci ha fatti diventare  egoisti e in solitari  non permettendoci di vedere le realtà che ci circondano, come che so, una persona che ha nulla per arrivare a fine mese, o un madre disperata per il disagio di un figlio o un giovane in cerca di identità oppure Genitori che hanno perso un figlio prematuramente, oppure un anziano abbandonato a se stesso o  una coppia di sposi in crisi…magari con figli…devo continuare?…e noi che facciamo? Non ce ne accorgiamo! un po’ per il qualunquismo dettatoci da questa moderna società un po’,  perché non ci INGINOCCHIAMO DAVANTI A DIO per annientare il nostro principio di onnipotenza il quale ci rende incapaci di vedere l’ altro!…questo è il male! Ma la nostra fede vissuta dov’è? Se riflettiamo un attimo, l’ insegnamento di Gesù Cristo non si basa sul comandamento dell’ AMORE? Amarsi gli uni gli altri! Dio, ci ha amati per primo! Gratuitamente ci ha donato la vita, e gratuitamente ha mandato suo Figlio a morire per noi, a fronte del nostro  peccato! Ma l’ abbiamo capito e vorremmo che Dio si inginocchiasse davanti a noi! Così come ha provato a fare il diavolo con Gesù, l’abbiamo ascoltato nel Vangelo di oggi. Questo è il nostro più grave peccato! e non basta che una volta l’anno digiuniamo e ci asteniamo. La Chiesa nostra Madre ci invita alla conversione tutti i giorni, poi  durante la Quaresima, in modo più pressante, ci chiama a riscoprire il senso del nostro battesimo. Il Signore ci tende la mano ma noi dobbiamo porgergli la nostra! Dobbiamo dirgli ECCOMI! Un eccomi senza ma e senza se. Una risposta che ci convinca che il male moderno, deve essere vinto da quel bene antico ma attuale che è Dio e la Sua Parola che ci salva, quella pronunciata da Gesù, qui sulla terra: pronunciata e vissuta. Gesù è stato tentato, disprezzato, calunniato, deriso, offeso, ammazzato ma, anche lui (pensa un po’!) si è inginocchiato davanti al Padre, si è affidato a Lui. Nel getsemani, quando il male lo circondava, gli ha chiesto di allontanare da lui quel calice amaro ma poi ha aggiunto: sia fatta la tua, non la mia volontà. E questo che ci manca: fidarci di Dio, affidarci a Lui. Finchè non ci inginocchieremo per davvero, neanche ci rialzeremo per davvero….sarà sempre e solo una amara e sbagliata interpretazione del nostro Battesimo. (FG)

Calendario parrocchiale MARZO 2023

Eccoci a Marzo cari Amici. E’ il mese che ci prepara, con la Quaresima, alla Pasqua del Signore.  Vi segnaliamo in modo particolare, l’ annuale appuntamento con le VENTIQUATTRO ORE PER IL SIGNORE  Venerdì 17 e Sabato 18, un importante momento di incontro comunitario e personale con Gesù solennemente esposto,  per invocare il suo aiuto  alla risoluzione dei problemi del nostro tempo. Buona lettura!

Domenica 19 febbraio: VII° Tempo Ordinario

Ma quanto ci vuole a capirlo? Dio ci vuole Santi! Ogni riga della Liturgia della Parola di  questa domenica parla di santità ma, visto che siamo testardi, continua ad insegnarci come  la si ottiene. Inizia con la prima lettura: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono  santo. Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo  prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui. Non ti vendicherai e non serberai  rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il  Signore”. Quindi ci dice: AMA SEMPRE, SEMPRE, SENZA PAURA O  TENTENNAMENTI!!…Si continua con la seconda lettura: “Fratelli, non sapete che siete  tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio  distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.” E già, siamo tempio di Dio  perché lo Spirito Santo abita in noi e ci rende capaci di amare con quello stesso amore col  quale ci ama Dio. Poi, vogliamo parlare del Vangelo? Non abbiamo più scuse se diciamo  di non capire; proseguendo con i suoi “ma io vi dico” Gesù indica chiaramente qual’ è la  strada da seguire per essere Santi. Oltre alla nostra innata mania di protagonismo, avverso  al nostro modo egoistico di amare, Cristo ci dice che amare è semplicemente rinnegare se  stessi e fare spazio agli altri…tutto qui. Ma per noi è difficile, anzi spesso impossibile farlo.  Pensare di perdonare chi ci fa un torto? Ma quando mai? Al massimo riusciamo a dire …ti  perdono, ma non dimentico! E che perdono è? Leggiamo l’ultima parte del bellissimo brano  del Vangelo di oggi: “se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno  così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di  straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il  Padre vostro celeste”. Gesù non vuole le nostre convenievoli abitudini. Lui ci pretende  perfetti! e alla perfezione possiamo arrivarci solo se stravolgiamo la nostra mentalità, se  combattiamo tutto il male che ci circonda con il bene…con quell’ amore che è carità pura  la quale non si vanta, non si gonfia non manca di rispetto…tutto copre tutto spera e sopporta  e per questo eterna così come Dio è amore eterno. Lui ci ha dimostrato come si ama  facendo allargare le braccia del Figlio sulla Croce. Allarghiamo anche noi le nostre braccia  ed accogliamo questa parola che ci salva. Invertiamo la nostra mentalità cercando di fare  del nostro prossimo, non un “FUTURO CHE AFFRONTERO’ ” quando e se ce ne sarà  bisogno, ma un “PRESENTE DA VIVERE QUOTIDIANAMENTE” che ispira le mie giornate  e me le fa trascorrere orientate verso il suo bene. Certo, dobbiamo “dimenticarci” di noi  stessi, abbassare il nostro superficialismo ed orgoglio e facendo nostro quel che ancora  scrive Paolo a Corinzi quest’ oggi: “nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è  vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro!  Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.” Viviamo in quest’ ottica, nulla ci mancherà!  Buona domenica.   (FG)